“Vardirex” 2018
(Various Disaster Relief Management Exercise)

 

 

Various Disaster Relief Management Exercise (“Vardirex”) è un’esercitazione di protezione civile che vedrà schierati sul campo, per la prima volta con questi assetti, circa 800 uomini espressione delle professionalità
delle Forze Armate e dell’Associazione Nazionale Alpini con il supporto del Dipartimento di Protezione Civile.
Le aree operative in tre Regioni (Veneto, Piemonte e Abruzzo) prevedono un intervento all’unisono in situazioni di emergenza diverse, con l’intento di verificare le procedure e l’interoperabilità tra le componenti coinvolte nelle operazioni di soccorso in occasione di pubbliche calamità.
Nel corso dell’esercitazione, che si svolgerà dal 17 al 20 ottobre, sarà testato il sistema operativo di una organizzazione complessa dove opera personale sia militare, sia civile, in relazione alle esigenze di coordinamento a livello locale e nazionale, al fine di rendere sempre più efficienti le capacità di intervento in
emergenza.
Vardirex “È un’occasione importante -sottolinea il Capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli - perché vede in campo, fianco a fianco, due realtà fondamentali del nostro sistema di protezione civile: la forza armata e il volontariato organizzato. Nel nostro Paese, protezione civile significa fare squadra, significa “fare insieme”, mettersi alla prova e addestrarsi, per essere capaci di rispondere al meglio quando ce n’è bisogno”.

 
Questi gli scenari operativi
 
Regione Piemonte
 
 

Nell’area di Fossano (CN) sarà simulato l’intervento e la gestione delle emergenze conseguenti in occasione di un’alluvione.
Accanto al Comune di Fossano, che attiverà il proprio Centro Operativo Comunale, parteciperanno attivamente alla esercitazione: la sala operativa Provinciale, il Centro di Coordinamento dei Soccorsi presso la Prefettura di Cuneo, la Sala operativa Regionale ed il Centro Funzionale Regionale dell’ARPA Piemonte nonché il Centro di Soccorso Misto Esercito/ANA che si avvale di una serie di sale operative tra le quali quella del Comando
Brigata Taurinense, assetti del 32° reggimento genio guastatori, del reggimento logistico “Taurinense”, del 2° reggimento alpini e del 34° gruppo Squadroni “Toro”.
Accanto a loro, gli assetti di Protezione Civile espresse dall’ANA con il 1°raggruppamento, un ambulatorio mobile e la relativa tenda degenza e squadre sanitarie.
Martedì 16 ottobre
Vengono trasmessi bollettini di allerta meteoidrologica arancione nella Provincia del Cuneese;
Mercoledì 17 ottobre
L’allerta meteoidrologica passa da arancione a rossa. Tutto il sistema di Protezione Civile del Piemonte si attiva per monitorare l’evolversi della situazione; vengono segnalate esondazioni del torrente Gesso e del fiume Stura di Demonte.
Giovedì 18 ottobre
Crollo di un ponte lungo la SP 45 con ripercussioni sulla viabilità locale.
La struttura di Protezione Civile richiederà l’impiego degli assetti del genio dell’Esercito per la rimozione delle macerie e per il ripristino della viabilità.
Nel Comune di Fossano, in località Salmour, viene allestito un accampamento per l’accoglienza e il ricovero degli sfollati. Il Campo avrà al proprio interno un posto medicazione avanzato e un nucleo di supporto psicologico.
Nel pomeriggio, un elicottero del 34° toro e una Squadra di Soccorso Militare del 2° rgt. alp. Intervengono per il recupero di personale isolato.
Gli assetti del genio sgomberano detriti e iniziano i lavori per la posa di un ponte Bailey.
Venerdì 19 ottobre
Segnalata la scomparsa di una famiglia di 5 persone. Attivate dalla Prefettura, assetti di Protezione Civile dell’ANA e squadre militari vengono impegnati nella ricerca. Vengono utilizzati dei droni unitamente a una squadra soccorso militare del 2 reggimento alpini.
Il personale militare viene richiesto con compiti di anti-sciacallaggio in concorso alle Forze dell’Ordine.
Nel pomeriggio, concluso l’allestimento del campo di accoglienza si gestisce l’afflusso dei profughi.
Si completa il montaggio del ponte logistico con il transito dei mezzi di soccorso.
Si gestisce, con tensostrutture, l’emergenza ricovero bestiame.

 
Regione Veneto
 
 

Nell’area dei comuni di Caprino Veronese Ferrara di Monte Baldo sarà simulato l’intervento e la gestione delle emergenze conseguenti ad un evento sismico con epicentro nei pressi di Verona. La situazione su terreno è ulteriormente aggravata dalla presenza di forti piogge che ostacolano le operazioni di soccorso.
Accanto agli osservatori della Protezione Civile regionale e della Prefettura di Verona, e ai Comuni di Monte Baldo e Caprino Veronese che prenderanno parte all’esercitazione con l’attivazione dei Centri Operativi Comunali, l’Esercito sarà schierato con assetti del 2° reggimento genio guastatori di Trento, del reggimento logistico “Julia” di Merano , del 4° reggimento alpini paracadutisti di Montorio Veronese, con elicotteri del 1° rgt. “Antares” e del 4° rgt Altair”. L’aeronautica Militare parteciperà con due aeromobili (un C130 e un C27) della 46^ Brigata Aerea.
L’ANA sarà presente con il terzo raggruppameto di PC, il Gruppo Intervento Medico Chirurgico, l’ambulatorio mobile, la squadra sanità, la cellula Idrica unitamente a assetti diversi di intervento. Schierato anche il Light Field Hospital.
Sabato 20 ottobre l’esercitazione Vardirex sarà visitata dal Capo Dipartimento della Protezione Civile dott. Angelo Borrelli, dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen. C.A. Salvatore Farina. Ad accoglierli il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero e il Comandante delle Truppe Alpine Gen. C.A. Claudio Berto.
Mercoledì 17 ottobre
Avvertita una forte scossa di terremoto con epicentro nei pressi di Verona. Intense piogge insistono sull’intera regione. Si segnalano numerosi danni alle infrastrutture ed viabilità. Diversi feriti, almeno 6 morti. Notevoli danni alle infrastrutture e crolli di edifici si registrano in area unitamente a frane e smottamenti. Le strutture locali di Protezione Civile attivano la catena dei soccorsi.
Giovedì 18 ottobre
Continuano forti precipitazioni, numerosi danni alle abitazioni numerosi i feriti.
Criticità sanitaria per la parziale inagibilità degli ospedali cittadini. Viabilità parzialmente compromessa.
Raggiunge la zona l’ospedale da campo dell’ANA trasportato da velivoli dell’Aeronautica Militare fino a Verona e da elicotteri dell’Esercito nell’area di Caprino Veronese.
Inizia l’allestimento dell’ospedale da campo presso il complesso sportivo di Caprino.
Giungono alla sala operativa congiunta diverse richieste d’intervento.
Gli assetti logistici e genio si schierano in area.
Venerdì 19 ottobre
A seguito della segnalazione della presenza di persone rimaste isolate in località Ceraino vengono attivati assetti militari e civili. Interviene una squadra soccorso militare, personale del 4° reggimento alpini paracadutisti lungo il fiume Adige, elicotteri del 4° rgt “Altair” che trasportano una squadra alpinistica espressa dall’ANA. L’intervento di Rescue avverrà in tarda mattinata.
A seguito di richieste del Comune di Bardolino, interviene un assetto congiunto a causa dell’allagamento di una zona residenziale.
Assetti del genio iniziano lo sgombero di detriti per il ripristino della viabilità.
In sala operativa arriva la notizia di un gruppo di scout bloccato da alcuni giorni sul Monte Baldo.
Sabato 20 ottobre
A Ferrara di Monte Baldo una squadra militare integrata con personale di Protezione Civile dell’ANA allestisce una tensostruttura per ricovero animali.
A favore di alcune abitazioni, viene impiegato un potabilizzatore sul posto anche un Posto Medico Avanzato e un ambulatorio mobile.
L’esplosione di un serbatoio di GPL investe il gruppo di scout con diversi feriti. Viene allertato l’intero sistema delle grandi emergenze. Una squadra soccorso viene attivata per la ricerca scomparsi. Gli assetti della Sanità Alpina e il Field Light Hospital intervengono nella gestione dei feriti. Le ricerche dei dispersi vengono effettuate con l’ausilio di unità cinofile e droni.
Viene effettuato il recupero di un ferito in parete in località Spiazzi. Interviene una squadra soccorso alpino

 
Regione Abruzzo
 
 

Nell’area di Coppito (AQ) sarà simulato l’intervento e la gestione delle emergenze conseguenti in occasione un evento sismico.
Accanto alla Protezione Civile regionale, alla Prefettura dell’Aquila, e al Comune (di cui Coppito è una frazione), che prenderanno parte all’esercitazione in qualità di osservatori presso il Centro di Soccorso Misto Esercito/ANA, saranno schierati assetti del 9° reggimento alpini con il neo costituito battaglione alpini multifunzione “Vicenza”, una squadra di soccorso alpino, un elicottero con verricello per il soccorso alpino acura del 3° REOS.
Accanto a loro, le squadre di Protezione Civile espresse dall’ANA con il 2° ed il 4° raggruppamento di PC, assetti del Gruppo di Intervento Medico Chirurgico ed un Posto Medico Avanzato di 1° livello.
Mercoledì 17 ottobre
Vengono registrate tre scosse con epicentro nei pressi dell’Aquila. Notevoli danni alle infrastrutture e crolli di edifici si registrano in area unitamente a frane e smottamenti
Giovedì 18 ottobre
Vengono avvertite ulteriori scosse.
La struttura di Protezione Civile richiederà l’impiego degli assetti dell’Esercito per la rimozione delle macerie e per il ripristino della viabilità.
Nel Comune dell’Aquila, nell’area di Coppito, viene allestito un accampamento per l’accoglienza e il ricovero degli sfollati. Il Campo avrà al proprio interno un posto di medicazione avanzato.
Gli assetti del genio sgomberano detriti e macerie.
Venerdì 19 ottobre
Si verificano ulteriori scosse sismiche che portano al crollo di un edificio nei pressi del campo di accoglienza con persone che restano coinvolte dall’evento. I feriti vengono soccorsi dal personale in servizio presso il Posto Medico Avanzato.
Un istituto scolastico in Coppito attiva il piano di evacuazione con il supporto, nella gestione e nell’assistenza agli studenti, del modulo integrato di Protezione Civile.
Una squadra di soccorso integrata, con elicottero militare, interviene per il recupero di escursionisti rimasti bloccati (in zona dolina di Fossa Raganesca)
Al verificarsi di un incendio che minaccia l’abitato della frazione di Coppito, si rende necessario impiegare tutte le risorse disponibili nella zona per fronteggiare nell’immediato l’emergenza.
In coordinamento con squadre a terra, opera anche un elicottero della Protezione Civile con cestello baricentrico.

 
 
Azione di prevenzione e informazione sul territorio